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Trend HR 2024: come sta cambiando il mondo delle risorse umane

Data di pubblicazione
13 Maggio 2024

Negli ultimi 10 anni, la gestione delle risorse umane ha sperimentato un’evoluzione senza precedenti, che sembra proseguirà senza sosta anche nel prossimo futuro.

Se fino a qualche anno fa la professione dell’HR Manager era legata esclusivamente alla sfera amministrativa e finanziaria, oggi possiamo affermare che non è più così.

Al contrario, le persone sono parte integrante della strategia aziendale, dato che è anche da queste che dipendono il successo, la crescita e l’identità dell’azienda stessa.

Ecco perché, all’interno delle aziende, stanno nascendo dei veri e propri reparti dedicati alla gestione delle risorse umane, che si occupano non solo delle attività di recruiting e formazione del personale, ma anche del comfort e del benessere dei dipendenti.

Ma come sta cambiando il settore delle risorse umane al giorno d’oggi? Quali sono i principali trend HR 2024? Scopriamoli insieme.

Employee engagement: dati, tendenze e riflessioni

Abbiamo visto che il mondo dell’HR management è estremamente dinamico e mutevole. In questo contesto, prestare attenzione alle esigenze dei dipendenti, motivarli e ispirarli con costanza è essenziale per tenerli ingaggiati e far sì che si sentano parte di una grande sfida comune.

Secondo il “State of the Global Workplace 2023 Report” di Gallup, l’Europa presenta il tasso di coinvolgimento più basso al mondo. Infatti, solo il 13% dei dipendenti si dichiara coinvolto nel proprio lavoro.

Ma quando un dipendente si può definire ingaggiato?

“I dipendenti ingaggiati trovano il loro lavoro significativo e si sentono in armonia con il team e la loro organizzazione. Sono orgogliosi del lavoro che svolgono e si assumono la responsabilità delle proprie prestazioni, spingendosi anche oltre per i compagni di squadra e i clienti”.

A livello europeo, l’Italia si trova al penultimo posto con appena il 5% i lavoratori ingaggiati, la metà rispetto ad altre nazioni come l’Austria, la Svizzera, il Regno Unito, il Lussemburgo e la Spagna.

Nello scenario globale, oltre la metà dei dipendenti sarebbe disposta a lasciare il proprio lavoro per accogliere nuove opportunità professionali. E questo succede con una frequenza ancora maggiore quando il coinvolgimento nei confronti dell’azienda è basso o addirittura nullo.

Qual è il futuro delle risorse umane?

L’employee engagement riflette l’interesse e l’entusiasmo dei dipendenti nel loro lavoro e nel loro contesto professionale. Ma cosa significa essere coinvolti?

Diversamente da quanto si crede, un dipendente non si considera coinvolto solo quando ha una retribuzione soddisfacente. Ma anche e soprattutto quando:

  • Le sue esigenze di base vengono soddisfatte
  • Ha l’opportunità di contribuire alla mission aziendale
  • Percepisce un forte senso di appartenenza
  • Ha la possibilità di imparare e crescere professionalmente

Affinché questo si possa tradurre in una realtà di fatto, gli HR Manager devono essere in grado di rimanere al passo con i tempi, accogliendo i cambiamenti e adattando la loro strategia di conseguenza.

Vediamo ora quali sono le principali tendenze HR 2024 e come influenzeranno il settore delle risorse umane:

Diversità e inclusione

Negli ultimi anni, le aziende hanno compiuto progressi significativi in termini di diversità e inclusione e questo trend continuerà a crescere, diventando una necessità primaria per le aziende.

Secondo uno studio di McKinsey&Company, i luoghi di lavoro caratterizzati da un team multietnico e/o multiculturale hanno il 35% in più di probabilità di ottenere risultati migliori rispetto allo standard nazionale.

E questo vale anche per i luoghi di lavoro di genere vario che, stando a quanto riportato, hanno il 15% in più di successo rispetto alla media.

Promuovere un approccio inclusivo, rispettoso e libero dai pregiudizi è il primo passo per creare un ambiente di lavoro sano e accogliente, dove le diversità vengono valorizzate e apprezzate.

Smart working

Quando dopo la pandemia è stata l’ora di tornare in ufficio, molte persone hanno rimpianto lo smart working e i suoi effettivi vantaggi.

Questa pratica, infatti, permette ai dipendenti di bilanciare lavoro e vita privata in modo più efficace (work-life balance), una necessità a cui le persone non sono più disposte a rinunciare.

Secondo i dati del Randstad Workmonitor, il 78% dei lavoratori afferma di avere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata e la maggioranza non accetterebbe un nuovo lavoro se questo avesse un impatto negativo.

Ecco perché questa tendenza non si arresterà nei prossimi anni e saranno sempre più frequenti le aziende che implementeranno un modello di lavoro ibrido permanente.

Welfare aziendale

Oggigiorno, le persone hanno sempre più a cuore il loro benessere, soprattutto all’interno del luogo di lavoro, e le aziende stanno iniziando a esserne consapevoli.

Un dipendente felice non solo è più motivato ed efficiente, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più sano e confortevole per tutti.

Mentre alcune aziende ritengono che investire nel benessere del proprio personale sia completamente inutile, altre credono sia fondamentale per ridurre i tassi di turnover e aumentare il coinvolgimento dei dipendenti.

Per questo motivo, sono sempre più numerose le realtà che si interessano al benessere dei propri dipendenti, offrendo loro un sussidio extra da utilizzare al di fuori del lavoro nel modo che preferiscono.

Più comunemente, si parla di “welfare aziendale” e include una serie di benefit e servizi, che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, non limitandosi al consueto salario.

Sistema di dialogo e ascolto del personale

Secondo uno studio di Forbes, il 62% dei dipendenti considera i benefit aziendali una priorità durante la ricerca di un nuovo impiego.

Tuttavia, parlare di benessere dei dipendenti non significa solo questo.

Forbes ha rivelato che il 76% dei lavoratori prima o poi sperimenta il burnout sul posto di lavoro e il 40% afferma che il proprio impiego ha un impatto negativo sul proprio benessere psicologico.

In una società che pone sempre più attenzione alla salute mentale e alle sue conseguenze, ascoltare i propri dipendenti, comprendere le loro difficoltà e andare incontro alle loro esigenze è fondamentale perché questi si sentano sereni, a proprio agio e valorizzati nel contesto lavorativo.

Ecco perché ogni azienda dovrebbe integrare un sistema di dialogo e ascolto del personale. Quando i lavoratori sentono che la loro voce conta e che possono influenzare le decisioni aziendali, tendono a essere più motivati e impegnati, aumentando così il livello di coinvolgimento e riducendo il turnover.

Conclusioni

Come abbiamo approfondito nel corso dell’articolo, il mondo delle risorse umane sta evolvendo con estrema rapidità.

In quest’ottica, coinvolgere i dipendenti diventa un compito sempre più difficile, ma essenziale perché questi si sentano parte dell’azienda, in armonia con il team e desiderosi di crescere all’interno dell’organigramma aziendale.

Tuttavia, conoscere gli asset disponibili non è sufficiente. Bisogna saper dar loro valore e questo è possibile attraverso un piano di comunicazione interna ben strutturato.

Ma in cosa consiste? E come si costruisce?

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